martedì 6 luglio 2010

Luogo comune

- Il nome lo sapevo, soltanto che non l’avevo vista.
- Non l’hai vista perché non sai guardare. E non sai guardare perché non conosci i nomi. […]
- Lo vedi, come restano nascoste le cose di tutti i giorni? Perché non sappiamo come si
chiamano [...]
- Le cose di ogni giorno rappresentano la coscienza più trascurata. Questi nomi sono vitali per il tuo progresso. Cose quotidiane. Se non fossero importanti, non useremmo una parola così splendida di derivazione latina. Ripetila, - mi intimò.
- Quotidiano.
- Una parola straordinaria che suggerisce la profondità e la portata del luogo comune.

Don DeLillo, Underworld

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